Lenga Piemontèisa ant le scóle
Ospitiamo in questa pagina i lavori di alcune classi della Scuola Primaria di Primo e Secondo Grado del Piemonte che si siano dedicate allo studio delle lingue ancestrali della nostra regione, ossia al Piemontese, all'Occitano, al Franco-Provenzale e al Walser. A differenza della carta stampata che può ospitare solo alcune pagine dei lavori svolti dai discenti per evidenti ragioni di spazio, questa pagina (o le future pagine, ci auguriamo presto!) vuole raccoglie nella sua totalità i lavori. Crediamo che solo attraverso le scuole ci possa essere un futuro per la nostra lingua.
Abbiamo creduto e crediamo che la Nostra Associazione debba fare la sua parte anche in questo versante scolastico, compatibilmente con le sue limitate forze: senza una diffusione presso il futuro pubblico perlomeno di una consapevolezza della varietà linguistica che arricchisce la nostra terra, difficilmente si potrà avere un pubblico adulto altrettanto consapevole del mondo in cui vive.
Abbiamo creduto e crediamo che la Nostra Associazione debba fare la sua parte anche in questo versante scolastico, compatibilmente con le sue limitate forze: senza una diffusione presso il futuro pubblico perlomeno di una consapevolezza della varietà linguistica che arricchisce la nostra terra, difficilmente si potrà avere un pubblico adulto altrettanto consapevole del mondo in cui vive.
CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA SAN MICHELE IN TORINO - anno scolastico 2014-2015
In forma totalmente autonoma la classe V della Scuola Primaria Paritaria San Michele di Torino (via Abegg angolo via Genova) si è mobilitata in una ricerca sulla cultura piemontese. Giudichiamo di grande importanza il fatto che l'Insegnante della Classe, la Dr.ssa Giusy Terranova sia di origine siciliana e quindi molto curiosa nei confronti della cultura della regione che la ospita. La nostra Associazione plaude vivamente all'iniziativa e, in conseguenza, ha deciso di ospitare i lavori appena svolti. Lasciamo quindi la parola alla Dr.ssa Terranova:
Arrigo Frusta: come è nata l'idea di interessarsi al piemontese?
Dr.ssa Giusy Terranova: Mi sono sempre interessata alle culture delle terre su cui ho lavorato. A casa mia, in Sicilia, è comune l'uso del nostro idioma siciliano nei suoi vari dialetti, e questo non ha impedito ovviamente di imparare l'italiano. Qui in Piemonte mi ha sempre stupito il fatto che la maggioranza dei Piemontesi avessero e abbiano un certo timore o pudore nell'utilizzare il proprio idioma. Per quanto qualcuno mi abbia cercato di spiegare le varie ragioni (nella maggior parte dei casi basate sulla volontà di mettere a proprio agio l'altro), continuo a non comprendere la ragionevolezza di queste decisioni. Quanto alla ricerca, una delle cause risale alla tradizionale recita di un anno fa. Era prevista dal copione una battuta in napoletano. Mi è sembrato sfasato e fuori contesto, pur con il massimo rispetto del napoletano. Ho pensato quindi di farmelo tradurre in piemontese, e così la battuta è stata recitata dall'alunno a cui era affidata. E' talmente diventata di uso in classe che tale battuta viene ancor oggi, nel giusto contesto, ripetuta da alcuni alunni.
AF: E questa ricerca?
GT: Per fortunata coincidenza, un genitore di una alunna in classe aveva ed ha identico interesse nei confronti del piemontese. E' stato dunque facile organizzare una serie di incontri con un esperto del settore per proporre una ricerca. Tale ricerca si è quindi articolata nell'affidare ai 22 studenti una ricerca autonoma di 50 o più parole piemontesi ciascuno, partendo indifferentemente da una mera traduzione dall'italiano o direttamente dalla conoscenza personale e familiare. Le parole sono state poi riunite in gruppi omogenei dei vari ambiti semantici (scuola, casa, giardino, mestieri...), corrette in base alla grammatica di Camillo Brero e del suo Dizionario insieme a quello di Gianfranco Gribaudo, ed infine trascritte a mano da tutti gli studenti. Questo spiega la diversa grafia e la diversa impostazione grafica data ad ogni pagina, il che rende più simpatico ed umano l'approccio che i bambini hanno avuto personalmente con la ricerca.
AF: Che esperienza ha tratto dalla ricerca?
GT: Certamente non è stato facile in quanto, al di là di non conoscere la lingua, abbiamo affrontato un approccio difficile per i bambini, per quanto abbiano dimostrato capacità non comuni. Non posso che complimentarmi con ciascuno di loro! Per il futuro, così come del resto suggerito dal genitore che mi ha dato una mano in questa attività, sarà per me possibile in maniera autonoma riproporre ai futuri studenti una simile ricerca, contando su un dizionario già pronto all'uso!
Arrigo Frusta: come è nata l'idea di interessarsi al piemontese?
Dr.ssa Giusy Terranova: Mi sono sempre interessata alle culture delle terre su cui ho lavorato. A casa mia, in Sicilia, è comune l'uso del nostro idioma siciliano nei suoi vari dialetti, e questo non ha impedito ovviamente di imparare l'italiano. Qui in Piemonte mi ha sempre stupito il fatto che la maggioranza dei Piemontesi avessero e abbiano un certo timore o pudore nell'utilizzare il proprio idioma. Per quanto qualcuno mi abbia cercato di spiegare le varie ragioni (nella maggior parte dei casi basate sulla volontà di mettere a proprio agio l'altro), continuo a non comprendere la ragionevolezza di queste decisioni. Quanto alla ricerca, una delle cause risale alla tradizionale recita di un anno fa. Era prevista dal copione una battuta in napoletano. Mi è sembrato sfasato e fuori contesto, pur con il massimo rispetto del napoletano. Ho pensato quindi di farmelo tradurre in piemontese, e così la battuta è stata recitata dall'alunno a cui era affidata. E' talmente diventata di uso in classe che tale battuta viene ancor oggi, nel giusto contesto, ripetuta da alcuni alunni.
AF: E questa ricerca?
GT: Per fortunata coincidenza, un genitore di una alunna in classe aveva ed ha identico interesse nei confronti del piemontese. E' stato dunque facile organizzare una serie di incontri con un esperto del settore per proporre una ricerca. Tale ricerca si è quindi articolata nell'affidare ai 22 studenti una ricerca autonoma di 50 o più parole piemontesi ciascuno, partendo indifferentemente da una mera traduzione dall'italiano o direttamente dalla conoscenza personale e familiare. Le parole sono state poi riunite in gruppi omogenei dei vari ambiti semantici (scuola, casa, giardino, mestieri...), corrette in base alla grammatica di Camillo Brero e del suo Dizionario insieme a quello di Gianfranco Gribaudo, ed infine trascritte a mano da tutti gli studenti. Questo spiega la diversa grafia e la diversa impostazione grafica data ad ogni pagina, il che rende più simpatico ed umano l'approccio che i bambini hanno avuto personalmente con la ricerca.
AF: Che esperienza ha tratto dalla ricerca?
GT: Certamente non è stato facile in quanto, al di là di non conoscere la lingua, abbiamo affrontato un approccio difficile per i bambini, per quanto abbiano dimostrato capacità non comuni. Non posso che complimentarmi con ciascuno di loro! Per il futuro, così come del resto suggerito dal genitore che mi ha dato una mano in questa attività, sarà per me possibile in maniera autonoma riproporre ai futuri studenti una simile ricerca, contando su un dizionario già pronto all'uso!
Nomi allievi classe V Scuola Primaria San Michele (Torino) anno 2014-2015
Insegnante Giusy Terranova - Giulia Agosteo, Sofia Amatucci, Camilla Carena, Daria Cela, Marta Chiapetto, Adriano Colletti, Claudia Conti, Francesca Ferrero, Arianna Frasson, Guendalina Gargiulo, Federica Giors, Giulia Ingenito, Andrea Marocco, Lucia Massano, Lorenzo Milan, Daniele Navone, Leonardo Quaglia, Emma Rossi, Federica Scapolla, Elena Tartari, Laura Trapani, Emanuele Vido.
Insegnante Giusy Terranova - Giulia Agosteo, Sofia Amatucci, Camilla Carena, Daria Cela, Marta Chiapetto, Adriano Colletti, Claudia Conti, Francesca Ferrero, Arianna Frasson, Guendalina Gargiulo, Federica Giors, Giulia Ingenito, Andrea Marocco, Lucia Massano, Lorenzo Milan, Daniele Navone, Leonardo Quaglia, Emma Rossi, Federica Scapolla, Elena Tartari, Laura Trapani, Emanuele Vido.
CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA SAN MICHELE IN TORINO - anno scolastico 2015-2016
Anche nell'anno scolastico 2015-2016 la Scuola paritaria "San Michele" di Torino, gestita dalle suore della Consolata ha fornito un esempio encomiabile di attività a favore della cultura piemontese. La classe quinta, diretta dalla Maestra Lucia, ha svolto uno studio sulle parole in piemontese, assegnando agli studenti durante le vacanze natalizie, come da tradizione, una ricerca di parole in lingua piemontese.
I nomi degli studenti della V elementare della San Michele dell'anno scolastico 2015-2016:
Cristian Acatrini, Viviana Baino, Mirco Boeris Frusca, Silvia Bonaventura, Gaia Francesca Camillo, Alessia Casassa Mont, Ginevra Karol Di Stefano, Martina Esposito, Rebecca Fornasero, Daniele Gazzera, Edoardo La Torre, Giovanni La Torre, Federico Mangialardi, Diego Martini, Melissa Massa, Alice Orlandin, Gabriele Poglio, Marco Tancau Antica, Matteo Tarro Genta, Arianna Tedeschi
Cristian Acatrini, Viviana Baino, Mirco Boeris Frusca, Silvia Bonaventura, Gaia Francesca Camillo, Alessia Casassa Mont, Ginevra Karol Di Stefano, Martina Esposito, Rebecca Fornasero, Daniele Gazzera, Edoardo La Torre, Giovanni La Torre, Federico Mangialardi, Diego Martini, Melissa Massa, Alice Orlandin, Gabriele Poglio, Marco Tancau Antica, Matteo Tarro Genta, Arianna Tedeschi
CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA SAN MICHELE IN TORINO - anno scolastico 2016-2017
Anche nell'anno scolastico 2016-2017 la Scuola paritaria "San Michele" di Torino, gestita dalle suore della Consolata, ha fornito un esempio encomiabile di attività a favore della cultura piemontese. La classe quinta, diretta dalla Maestra Federica Bosco, ha svolto uno studio sulle parole in piemontese, assegnando alle alunne ed alunni durante le vacanze natalizie, come da tradizione, una ricerca sulla lingua piemontese. Il docente ospite, Mario Chiapetto, presidente di questa Associazione, ha avuto la possibilità di due incontri con le allieve ed allievi, spiegando loro le particolarità della grafia piemontese e fornendo curiosità sulla lingua. Il lavoro di ricerca sulle ricette piemontesi è stato tradotto con l’aiuto della signora Monica Sandri, mamma di Amelia. Volentieri in allegato presentiamo le pagine scritte a mano di tali ricette. I puristi potranno sottolineare la grafia non rispondente ai canoni dei Brandè e più vicina alla pura trascrizione a base italiana come proposto peraltro da alcuni studiosi; ma dobbiamo ricordare che il lavoro è stato svolto in piena autonomia e con una volontà ammirevole. Per tale motivo abbiamo deciso di non apportare alcuna modifica ai testi. Ci piace far notare come le ultime sette pagine siano state elaborate prima del programmato intervento nella scuola: testimoni di una chiara ed autonoma volontà di preservare la lingua e le tradizioni piemontesi pur in assenza di stimoli esterni. Ringraziamo qui tutti gli allievi, la Signora Sandri e la Maestra Federica.
CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA PARITARIA SAN MICHELE IN TORINO - anno scolastico 2017-2018
Anche nell'anno scolastico 2017-2018 la Scuola paritaria "San Michele" di Torino, gestita dalle suore della Consolata, ha continuato l'attività a favore della cultura piemontese. La classe quinta, diretta dalla Maestra Claudia Spagnotto, ha svolto uno studio sulle parole in piemontese, assegnando alle alunne ed alunni durante le vacanze natalizie, come da tradizione, una ricerca sulla lingua piemontese. Il docente ospite, Mario Chiapetto, presidente di questa Associazione, ha avuto la possibilità di due incontri con le allieve ed allievi, spiegando loro le particolarità della grafia piemontese e fornendo curiosità sulla lingua. Volentieri in allegato presentiamo le pagine scritte a mano dalle ragazze e dai ragazzi. I puristi potranno sottolineare la grafia che a volte non risponde ai canoni dei Brandè, e più vicina alla pura trascrizione a base italiana (come proposto peraltro da alcuni studiosi, tesi alla quale non aderiamo); ma dobbiamo ricordare che il lavoro è stato svolto in piena autonomia e con una volontà ammirevole dai ragazzi e dalle loro famiglie. Per tale motivo abbiamo deciso di non apportare alcuna modifica ai testi, che risaltano così nella loro spontaneità.
Purtroppo la Scuola San Michele conclude con l'anno scolastico 2017-2018 la sua centenaria attività. La cultura piemontese perde così un luogo che per diversi anni è stato un piacevole approdo.
Maestra Claudia Spagnotto, gli alunni Stefano Mercinelli, Chiara Agnese Rossi, Tommaso Emanuele Rossi, Gabriele Romano, Gabriele Paleologo, Sofia Agosta, Matilde Magnani, Andrea Rauseo, Riccardo Marchesi, Loris De Francesco, Matilde Castagno, Camilla Oriolo, Gianluca Chianale, Vanessa Cason, Emma Zamiri, Francesco Massano, Alessia Arcella, Ludovica Paradiso, Martina Ventre, Lorenzo Martini, Francesco Zizzo.